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Scavi | Locri


Missione a Locri EpizefiriMissione dell’Università di Torino a Locri Epizefiri
Parco Archeologico di Locri
Dal 1969 l’Ateneo torinese conduce ricerche nel sito di Locri Epizefiri, sulla costa ionica della Calabria, caratterizzato da una prolungata continuità di vita: colonia greca, municipium romano, insediamento tardo-antico.
A partire dal 2010 le indagini (in regime di concessione MiBACT) si sono concentrate nella parte centrale del settore pianeggiante della città, con esplorazioni in estensione e saggi topografici. Le scoperte più recenti hanno restituito stratigrafie e contesti databili dall’epoca della fondazione (VII sec. a.C.) all’abbandono (VII sec. d.C.), consentendo una rilettura dell’assetto urbanistico e delle sue trasformazioni. Tra le novità più rilevanti sono la messa in luce di tratti dell’abitato, la scoperta di un ampio canale per la regimazione delle acque (VI-IV sec. a.C.) connesso ad una rete idrica diffusa sull’intero abitato e di un’area rituale di età ellenistica. Per le fasi più recenti si segnalano un grandioso edificio pubblico di età imperiale (II sec. d.C.),
oltre a diffuse tracce di rioccupazione in epoca tardo-antica (V-VII sec. d.C.). Ulteriori interventi sono stati condotti in altri punti della città e nel territorio.
Collabora alle indagini il Dipartimento DIATI del Politecnico di Torino e, dal 2019, le ricerche idrogeologiche sono finanziate nell’ambito del progetto internazionale Water Traces between Mediterranean and Caspian Seas before 1000 AD: from resource to storage (Programme Investissements d’Avenir, Initiative d’Excellence d’Aix-Marseille Université - A*Midex).

 

Direzione: Diego Elia; Valeria Meirano
Periodo: giugno-luglio
Durata: 3-4 settimane
La missione è composta da 20-25 partecipanti

Ultimo aggiornamento: 17/07/2020 18:18
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