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Archeologia dei trasporti e del commercio tardoantico e altomedievale

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Archaeology of transport and Late Antique and Early Medieval trade

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Anno accademico 2021/2022

Codice dell'attività didattica
STS0342
Docente
Paolo De Vingo (Titolare del corso)
Corso di studi
Scuola di specializzazione in Beni archeologici
Giorgio Gullini
Anno
1° anno
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Di base
Crediti/Valenza
5
SSD dell'attività didattica
L-ANT/08 - archeologia cristiana e medievale
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Obbligatoria
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Il primo impegno formativo comporterà un esame delle modalità con le quali la ricerca recente ha trasformato la comprensione del quadro economico in cui il commercio altomedievale operava. Il secondo sarà quello di considerare le caratteristiche dei documenti letterari con riferimenti espliciti al commercio altomedievale. Il terzo obiettivo sarà quello di proporre un nuovo approccio al problema scoprendo il più ampio universo di comunicazione entro cui i viaggi commerciali venivano organizzati. Nel secolo VIII la tesi di una economia agraria impoverita e marginale è stata posta in discussione dalla vitalità economica delle grandi proprietà terriere, dalla presenza di relitti nel Mediterraneo occidentale che ha confermato un flusso commerciale molto intenso (Est/Ovest e Nord/Sud) e infine dallo straordinario scenario commerciale del Mare del Nord dove il dato archeologico ha dimostrato la incredibile vitalità di quel settore territoriale. Questi tre sviluppi mettono in crisi la precedente visione di una economia stagnante e chiusa nelle aree europee occidentali durante il X secolo ed è verosimile pensare che i suoi antefatti possono essere riconosciuti nella forza economica araba e bizantina che seppero impostare nei due secoli precedenti (VIII e IX secolo) le premesse economiche del cambiamento. Lo studio delle vie di comunicazioni consentirà di recuperare un quadro più ampio della navigazione marittima e fluviale e dei trasporti ad essa correlati. Questa nuova prospettiva permetterà anche di capire le modalità della comparsa dei mercanti e dei mercati sia seguendo il flusso delle loro attività economiche e sia di determinare quando compaiono effettivamente nei documenti scritti.

The first training commitment will involve an examination of the ways in which recent research has transformed the understanding of the economic framework in which early medieval trade operated. The second will be to consider the characteristics of literary documents with explicit references to early medieval trade. The third objective will be to propose a new approach to the problem by discovering the wider universe of communication within which commercial trips were organized. In the 8th century the thesis of an impoverished and marginal agrarian economy was challenged by the economic vitality of large landholdings, by the presence of wrecks in the western Mediterranean which confirmed a very intense commercial flow (East/West and North/South) and finally, from the extraordinary commercial scenario of the North Sea where the archaeological data has demonstrated the incredible vitality of that territorial sector. These three developments undermine the previous vision of a stagnant and closed economy in western European areas during the 10th century AD and it is likely that its background can be recognized in the Arab and Byzantine economic strength that they were able to establish in the previous two centuries (8th and 9th century AD) the economic premises of change. The study of communication routes will make it possible to recover a broader picture of maritime and river navigation and related transport. This new perspective will also allow us to understand how merchants and markets appear both by following the flow of their economic activities and by determining when they actually appear in written documents.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Può capitare che il dato archeologico si possa integrare con quello storico per evidenziare casi sorprendenti di amministratori del IX secolo che rinnovano precedenti infrastrutture. Gli scavi hanno dimostrato che uno dei porti fluviali sul Reno utilizzato da Valentiano I (364-375) per rinforzare il limes lungo il Reno, abbandonato agli inizi dei secoli altomedievali, fu recuperato nel secolo VIII come azienda agricola e porto fluviale. In questo modo gli studenti saranno guidati a comprendere come, tra VIII e IX secolo, il rapporto instauratosi tra proprietà terriere e attività rurali diventi un asse di crescita fondamentale. Oggi si riconosce che questo sviluppo si verificò nella Pianura Padana ma in modo ancora più significativo fra Loira e Reno. Anche se la moneta veniva usata come strumento per indicare il valore complessivo delle operazioni commerciali è evidente che lo sviluppo dei mercati rurali trovò un suo punto di appoggio proprio nella diffusione della moneta nelle campagne. Gli studenti saranno portati in questo modo a capire come senza questo elemento fondante e fondamentale gli stessi contadini non avrebbero potuto effettuare o comprendere alcun tipo di pagamento utilizzando la moneta e non lo scambio dei beni. In altre parole direttamente o indirettamente i discenti verranno guidati a comprendere come furono le grandi proprietà terriere che stimolarono il commercio perché incoraggiarono o seguirono la nascente tendenza verso una economia monetaria intensificando le reti di comunicazione e di trasporto in tutte le principali aree europee.

It may happen that the archaeological data can be integrated with the historical one to highlight surprising cases of 9th century AD administrators renewing previous infrastructures. Excavations have shown that one of the river ports on the Rhine used by Valentian I (364-375) to reinforce the limes along the Rhine, abandoned at the beginning of the early medieval centuries, was recovered in the 8th century AD as a farm and river port. In this way, students will be guided to understand how, between the 8th and 9th centuries AD, the relationship established between land ownership and rural activities becomes a fundamental axis of growth. Today it is recognized that this development took place in the Po Valley but even more significantly between the Loire and the Rhine. Even if the currency was used as a tool to indicate the overall value of commercial transactions, it is evident that the development of rural markets found its point of support in the diffusion of money in the countryside. In this way, the students will be led to understand how without this founding and fundamental element the peasants themselves could not have made or understood any type of payment using money and not the exchange of goods. In other words, directly or indirectly, learners will be guided to understand how large landholdings stimulated trade because they encouraged or followed the nascent trend towards a monetary economy by intensifying communication and transport networks in all major European areas.

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Modalità di insegnamento

Lezioni della durata di due ore ciascuna per un totale complessivo di 30 ore svolte in aula con proiezioni multimediali. Sono previsti seminari tematici di approfondimento degli argomenti presentati nel modulo. Le modalità di svolgimento delle attività didattiche potranno subire variazioni in base alle limitazioni imposte dalla crisi sanitaria in corso. In ogni caso sarà  assicurata la modalità a distanza per tutta la durata delle lezioni. Il docente inserirà tutto il materiale didattico previsto per lo studio e la preparazione della verifica finale sulla piattaforma digitale di UniTO 'Moodle'. Se il modulo sarà erogato a distanza avverrà mediante diretta streaming (https://unito.webex.com/meet/paolo.devingo) e la lezione sarà registrata e condivisa con gli specializzandi sulla piattaforma di UniTO 'Moodle'. Nel caso in cui sia possibile organizzare attività in sede saranno calendarizzati momenti di interazione in presenza (collegiali, a piccoli gruppi o individuali). È previsto lo svolgimento di attività professionalizzanti che comprendono ricerche di superficie organizzate secondo le più moderne metodiche di programmazione, partecipazione controllata a scavi archeologici (tecnica di scavo, rilievo archeologico informatizzato e digitale), riprese fotografiche, laboratorio di schedatura di materiale archeologico (lavaggio, siglatura, prima inventariazione e disegno), restauri ed allestimenti espositivi, costituzione di reti e banche dati.

Lessons lasting two hours each for a total of 30 hours held in the classroom with multimedia projections. Thematic seminars are planned to study the topics presented in the form. The methods of carrying out the teaching activities may undergo variations based on the limitations imposed by the current health crisis. In any case, remote mode will be ensured for the whole academic year. The teacher will insert all the teaching material required for the study and preparation of the final test on the digital platform of UniTO 'Moodle'. If the module is delivered remotely, it will take place via live streaming and the lesson will be recorded and shared with the trainees on the UniTO 'Moodle' platform. In the event that it is possible to organize activities on site, moments of interaction in presence will be scheduled (collegial, small groups or individuals). Professionalizing activities are foreseen which include surface research organized according to the most modern programming methods, controlled participation in archaeological excavations (excavation technique, computerized and digital archaeological survey), photographic shooting, laboratory for cataloging archaeological material (washing, marking, initial inventory and drawing), restoration and exhibition set-up, creation of networks and databases.

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Modalità di verifica dell'apprendimento

Conoscenze e capacità acquisite saranno accertate mediante una verifica orale con domande che potranno utilizzare planimetrie e immagini. La preparazione sarà considerata adeguata (con votazione espressa in trentesimi) se lo studente dimostrerà disporre in modo corretto usando una terminologia adeguata, gli argomenti presentati sui testi e discussi nelle singole lezioni frontali o in diretta streaming riconoscendo inquadramento generale, rapporti e collegamenti di complementarietà e se infine sarà in grado di collocarli nel giusto periodo storico. 

Knowledge and skills acquired will be ascertained through an oral examination with questions that will be able to use floor plans and images. The preparation will be considered adequate (with a mark out of thirty) if the student demonstrates that the topics presented in the texts and discussed in the individual lectures or live streaming are correctly arranged using adequate terminology, recognizing the general framework, relationships and complementary links and if finally it will be able to place them in the right historical period.

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Attività di supporto

Oltre allo svolgimento di seminari tematici focalizzati sui principali argomenti affrontati nel corso delle singole lezioni fronte o in diretta streaming sono previste attività di supporto relative alla lettura della documentazione delle concessioni di scavo in capo al Dipartimento (Giornale di scavo, Schede di Unità Stratigrafica–US, Schede di Unità Stratigrafica muraria–USM, planimetrie e sezioni di scavo), sia incontri seminariali relativi alle principali applicazioni informatiche utilizzabili in ambito archeologico. Sono inoltre garantite esercitazioni territoriali con gli strumenti di rilievo informatizzato, in uso alla cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale, affinchè gli specializzandi possano acquisire familiarità con le moderne tecnologie di lavoro sul campo e conseguentemente sviluppare basi teoriche ma altrettanto importanti nozioni di effettivo svolgimento di attività pratiche coniugando quindi in modo efficace teoria e pratica.

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Programma

Il problema delle trasformazioni del mondo mediterraneo, della fine di Roma e delle origini dell’economia europea ha attirato l’attenzione di storici ed archeologici dello scorso secolo. Pochi di loro riconoscerebbero il quadro appena delineato, ma non per mancanza di volontà. Nuove acquisizioni stanno completamente trasformando le nostre conoscenze storico-economiche sulle quali si è sviluppato il vecchio dibattito sul commercio postromano. Nuovi metodi e nuovi strumenti sono statti proposti suscitando nuovi interrogativi. Insieme, le nuove acquisizioni e competenze hanno aperto nuovi orizzonti di studio. E il tempo appare anche adeguato grazie a una vera e propria esplosione di nuove informazioni sulla navigazione e sugli scambi nel Mediterraneo tardoantico. In termini generali il programma cercherà di insistere molto sulla necessità di una nuova comprensione dei singoli fenomeni economici come lo sviluppo delle grandi proprietà terriere altomedievali e dei mulini ad acqua. Il rapido aumento delle superfici arabili, le densità di popolazione ricavate dai Registri delle grandi proprietà e gli indici di fertilità dedotti dalle stesse fonti sono pressocchè univoche in quasi tutte le aree europee occidentali. Anche in quelle orientali, oltre il limite delle foreste del regno merovingio, si stavano moltiplicando i segnali di una popolazione in aumento nelle oscurità un tempo profonda delle terre slave. Naturalmente la distribuzione della densità di popolazione era del tutto ineguale in Europa nei secoli altomedievali. La sostanziale novità è che la possibilità di una contrazione demografica che avrebbe colpito le regioni occidentali tardoromane è stata rovesciata da nuovi dati che dimostrano un aumento nella popolazione nel VII secolo e che avrebbe determinato un incremento demografico riscontrato poi in quelli successivi.

The problem of the transformations of the Mediterranean world, the end of Rome and the origins of the European economy has attracted the attention of historians and archeologists of the last century. Few of them would recognize the picture just outlined, but not for lack of will. New acquisitions are completely transforming our historical-economic knowledge on which the old post-Roman trade debate developed. New methods and new tools have been proposed, raising new questions. Together, the new acquisitions and skills have opened up new study horizons. And the weather also appears adequate thanks to a veritable explosion of new information on navigation and trade in the Late Antique Mediterranean. In general terms, the program will try to put a lot of emphasis on the need for a new understanding of individual economic phenomena such as the development of large early medieval landholdings and water mills. The rapid increase in arable land, the population densities obtained from the Registers of large estates and the fertility indices deduced from the same sources are practically unique in almost all western European areas. Even in the eastern ones, beyond the limits of the forests of the Merovingian kingdom, the signs of an increasing population in the once deep darkness of the Slavic lands were multiplying. Of course, the distribution of population density was completely unequal in Europe in the early medieval centuries. The substantial novelty is that the possibility of a demographic contraction that would have affected the late Roman western regions has been overturned by new data showing an increase in the population in the seventh century and which would have led to a demographic increase found in subsequent ones.

Testi consigliati e bibliografia

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a) Parte generale

– M. McCormick, Le origini dell’economia europea. Comunicazioni e commercio (300-900), Introduzione (Il commercio, le comunicazioni e le origini dell’economia europea) da p. 3 a p. 29; Capitolo 1 (La fine del mondo antico), da p. 33 a p. 49; Capitolo 2 (L’industria tardoromana: studio di casi di declino), da p. 51 a p. 75; Capitolo 3 (Le comunicazioni via terra e via fiume nella tarda antichità), da p. 77 a p. 98; Capitolo 4 (Cambiamenti sul mare nella tarda antichità) da p. 99 a p. 135; Capitolo 17 (Gli spazi del mare: le comunicazioni mediterraneo-occidentali  in Europa), da p. 569 a p. 593; Capitolo 18 (La comparsa di Venezia: comunicazioni europee nel Mediterraneo centrale), da p. 595 a p. 622; Capitolo 19 (Nuove strade di terra), da p. 623 a p. 641); Capitolo 24 (Dove sono le merci? Le importazioni orientali in Europa), da p. 793 a p. 830; Capitolo 25 (Esportazioni europee in Africa e in Asia), da p. 831 a p. 884.

– A. Augenti, Citta e porti dall’Antichità al Medioevo, capitolo 2 (Gli ultimi porti dell’Antichità e il tramonto del grande commercio nel Mediterraneo), da p. 31 a p. 54; Capitolo 3 (Nuove città, nuovi porti: l’alto Medioevo), da p. 55 a p. 105. 

– C. Beltrame, Archeologia marittima del Mediterraneo. Navi, merci e porti dall’antichità all’età moderna, capitolo 4 (Archeologia della navigazione di età romana), da p. 107 a p. 180; Capitolo 5 (Archeologia della navigazione di età tardoantica e altomedievale (secoli IV-XI), da p. 181 a p. 201.

b) Parte di approfondimento

– G. Volpe, Archeologia subacquea e commerci in età tardoantica, in G. Volpe (a cura di), Archeologia subacquea. Come opera l’archeologo. Storia dalle acque, Atti VIII Ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in Archeologia, Certosa di Pontignano, Siena, 9-15 dicembre 1996, Firenze, 1998, pp. 561-626.

– G. Volpe, Relitti e rotte commerciali nel Mediterraneo occidentale tardoantico, in M. Khanoussi, P. Ruggeri, C. Vismara (a cura di), L’Africa Romana. Lo spazio marittimo del mediterraneo occidentale, Atti del XIV Convegno di Studio, Sassari, 7-10 dicembre 2000, I volume, Roma, 2002, pp. 239-250.

– G. Volpe, D. Leone, P.G. Spanu, M. Turchiano, Produzione, merci e scambi tra isole e terraferma nel Mediterraneo tardoantico, in R. Martorelli, A. Piras, P.G. Spanu (a cura di), Isole e terraferma nel primo cristianesimo. Identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttive, Atti XI Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana, Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio – sede della Cittadella dei Musei, Cagliari, Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, Sant’Antioco, Sala Consiliare del Comune, 23-27 settembre 2014, Cagliari, 2015, pp. 417-440.

a) General part
- M. MCCORMICK, The origins of the European economy. Communications and Commerce (300-900), Introduction (Commerce, communications and the origins of the European economy) from p. 3 on p. 29; Chapter 1 (The end of the ancient world), from p. 33 on p. 49; Chapter 2 (Late Roman industry: case study of decline), from p. 51 on p. 75; Chapter 3 (Land and River Communications in Late Antiquity), from p. 77 on p. 98; Chapter 4 (Changes on the Sea in Late Antiquity) from p. 99 on p. 135; Chapter 17 (The spaces of the sea: Mediterranean-Western communications in Europe), from p. 569 on p. 593; Chapter 18 (The appearance of Venice: European communications in the central Mediterranean), from p. 595 on p. 622; Chapter 19 (New dirt roads), from p. 623 on p. 641); Chapter 24 (Where are the goods? Oriental imports into Europe), from p. 793 on p. 830; Chapter 25 (European exports to Africa and Asia), from p. 831 on p. 884.
- A. AUGENTI, Cities and ports from Antiquity to the Middle Ages, chapter 2 (The last ports of Antiquity and the decline of great trade in the Mediterranean), from p. 31 on p. 54; Chapter 3 (New cities, new ports: the early Middle Ages), from p. 55 on p. 105.
- C. BELTRAME, Maritime archeology of the Mediterranean. Ships, goods and ports from antiquity to the modern age, chapter 4 (Archeology of navigation from the Roman age), from p 107 on p. 180; Chapter 5 (Archeology of navigation of the late antique and early medieval age (4th-11th centuries), from p. 181 to p. 201.

b) In-depth part
- G. VOLPE, Underwater archeology and trade in late antiquity, in G. VOLPE (edited by), Underwater archeology. How the archaeologist works. History from the waters, Acts VIII Cycle of lessons on Applied Research in Archeology, Certosa di Pontignano, Siena, 9-15 December 1996, Florence, 1998, pp. 561-626.
- G. VOLPE, Wrecks and trade routes in the late antique western Mediterranean, in M. KHANOUSSI, P. RUGGERI, C. VISMARA (edited by), Roman Africa. The maritime space of the western Mediterranean, Proceedings of the XIV Study Conference, Sassari, 7-10 December 2000, I volume, Rome, 2002, pp. 239-250.
- G. VOLPE, D. LEONE, P.G. SPANU, M. TURCHIANO, Production, goods and exchanges between islands and mainland in the late antique Mediterranean, in R. MARTORELLI, A. PIRAS, P.G. SPANU (edited by), Islands and mainland in early Christianity. Local identity and cultural, religious and productive exchanges, Acts XI National Congress of Christian Archeology, Cagliari, Department of History, Cultural Heritage and Territory - seat of the Citadel of Museums, Cagliari, Pontifical Theological Faculty of Sardinia, Sant'Antioco, Council Chamber of the Municipality, 23-27 September 2014, Cagliari, 2015, pp. 417-440.



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Orario lezioni

GiorniOreAula
Martedì10:00 - 12:00
Mercoledì10:00 - 12:00

Lezioni: dal 02/03/2021 al 21/04/2021

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Ultimo aggiornamento: 28/01/2022 01:06
Location: https://scuolaarcheologia.campusnet.unito.it/robots.html
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